I WALSER

Alla fine del XII secolo i primi gruppi dell’Alto Vallese travalicarono i passi per insediarsi nelle vicine valli alpine. L’emigrazione raggiunse la sua  fase culminante nel XIII secolo e si concluse verso la metà del XIV secolo.

Non si può dire con sicurezza perchè questi contadini e pastori abbiano lasciato il “Goms” (Alto Vallese) per dirigersi verso sud e sud- est diventando così da “Walliser”  a “Walser”. Furono i numerosi bambini che causarano un eccesso di popolazione?  Furono le catastrofi naturali o le variazioni climatiche che 400 anni fa causarono grandi danni nel Vallese (CH) per la siccità e il caldo? Fu la peste o semplicemente il desiderio di avventura?

Nessuno  può darci una risposta precisa e mancano anche documenti che ne riportino notizia. Un grande ruolo ebbero i signori feudali con i loro rapporti di parentela e amicizie che permisero l’insediamento dei Vallesani migrati in posti così inospitali. La popolazione e le colture aumentarono. In questo modo i signori si assicuravano il loro mantenimento e il loro potere. Ai coloni fu concesso in molti luoghi il diritto Walser (diritto dei coloni), cioè la libertà personale, il diritto di formare comuni giurisdizionali propri e il diritto dell’affitto ereditario della terra. Questo voleva dire che alla morte di un colono il suo podere passava ai suoi eredi. Il “diritto Walser” veniva concesso in cambio di un modesto canone d’affitto e l’obbligo del servizio militare in caso di guerra.

Si presume che alcuni gruppi abbiano attraversato il Sempione prima del 1200 e abbiano colonizzato la parte meridionale del passo, cacciando più tardi la popolazione latina dalla regione di Zwischenbergen. Nel XIII secolo furono colonizzate diverse valli alte italiane. Fu così che coloni del Mattertal si insediarono per esempio nel Pomatt (Val di Formazza), Saaser Tal e in Gressoney. Coloni del Pomatt migrarono nuovamente verso la metá del XIII secolo e fondarono Boso-Gurin, l’unico luogo di lingua tedesca ancor oggi nel Canton Ticino. Altre colonie walser italiane (walser meridionali) sono Im Land (Alagna), Makaná (Macugnaga), Urnafásch (Ornavasso), Rima e Rimella.

Nel XII e XIII secolo Vallesani di lingua tedesca si stabilirono nella Savoia francese. Lí fondarono tre colonie, due delle quali si chiamano ancor oggi Les Allamands (le tedesche). La parlata tedesca è peró scomparsa già da molto tempo.

Nel XII e XIII secolo genti provenienti dal Lötschental si insediarono nel Oberland Bernese fondando delle colonie nel Lauterbrunnertal e in Planalp ai piedi del Brienzer Rothorn. Un altro insediamento fu fondato a sud di Thun. I cosiddetti Lötscher erano quelli che erano ritornati nell’ Oberland Bernese.

Alcuni Altovallesani attraversarono già nel XII secolo il passo della Furka e si stabilirono in mezzo alla popolazione romanza della valle di Orsera. Da qui alcune stirpi penetrarono attraverso il passo Oberalp nella regione dove nasce il Reno e scendendo lungo il fiume fino a Obersaxen.

Altre colonie walser dei Grigioni sono nate grazie ai migranti provenienti dalle colonie del sud. I primi Walser nella valle di Avers e nella Rheinwald erano per lo più originari del Pomatt (Val di Formazza). La colonia walser di Davos fu fondata probabilmente da coloni provenienti dalla parte bassa del Vallese tedesco o dalle colonie del sud-ovest. Dal Rheinwald (valle del Reno Superiore) e da Davos vennero occupate le vallate circostanti. Genti provenienti dall’Alto Vallese o anche appartenenti del gruppo di Davos giunsero perfino nel Lichtenstein e nella Bundesland austriaca Vorarlberg. Nel Vorarlberg le regioni Großwalsertal e Kleinwalsertal portano ancora oggi il nome degli immigrati. (Letteratura: Walliser Geschichte, Bd. 1+2, Arthur Fibischer)

Testimonianza fondamentale del diritto e delle libertà walser della Valle Formazza è rappresentata dal Thalbuch e dall’ordinamento comunitario di alpi e boschi.

Il Thalbuch venne concesso ai liberi valligiani nel 1486 dal duca di Milano, sulla base delle autonomie coloniche originarie (importate dal Vallese) in capo alla comunità colonica valligiana. Suo aspetto di rilievo, il riconoscimento di un “Tribunale autonomo” o “Consiglio della Valle”, indipendente dai poteri centrali, con competenza civile e criminale minore: modello poi ripetuto dai Walser di alcune colonie grigionesi e delle principali colonie del Vorarlberg.

L’ordinamento comunitario di alpi e boschi, fondato sulla divisione in “quartieri” di beni comuni, corrispondenti agli insediamenti sparsi nella valle (da Foppiano, 950m, a Canza, 1210), è tuttora in vigore ed assegna ai vari consorzi la proprietà comunitaria dell’intero territorio della valle.