FLORA E FAUNA LOCALE
LA FLORA
La vegetazione nella valle in cui nasce il Toce sino all’entrata dello stesso nella conca o Ossolana non differisce molto da quella tipica delle regioni montane o subalpine comprese nella fascia fra i 300/400 metri sino ai 2700 metri di quota.
L’ Alta Val Formazza tuttavia, per una serie di ragioni relative al particolare microclima legato principalmente ad un limite delle nevi perenni assai basso, presenta caratteristiche particolari. I boschi di aghifoglie comprendono numerose specie arboree: Pino silvestre, Abete bianco e rosso, Larice. Salendo di quota le specie vegetali si adattano alla rigidità del clima. Si incontra la così detta “flora nana” come il Ginepro, il Salice glauco, il Pino mugo e il Rododendro nelle sue due varietà. Il Rododendro come il Mirtillo è un arbusto colonizzatore dei pascoli abbandonati.
Nel regno dell’alta montagna, dopo il lungo inverno, ecco spuntare il Bucaneve, il Crocus e le Soldanelle. Sui pascoli assolati fanno bella mostra di sé le Genzianelle, i Ranuncoli dorati, l’Aquilegia le bianche Sassifraghe, l’Astro alpino di un intenso color viola, la Linaria alpina e l’Androsace delle Alpi. Nei terreni più umidi e in prossimità dei ruscelli é presente la Pinguicola, la Primula farinosa, l’Orchidea concordia, la caratteristica Arnica dalle molteplici qualità terapeutiche, la Sassifraga alzoide gialla e stellata bianca, la Calta palustre e l’Erba Parnassia. l’Erioforo perndulo dai leggeri piumini bianchi.
Altri fiori dagli splendidi colori popolano le praterie di montagna si tratta del Giglio martagone, rosso porpora e piuttosto raro, il Botton d’oro, l’Amor nascosto, la Violetta gialla, l’Erigeron, la Rosa alpina l’ Antillide, il bianco Cerastio, il Trifoglio delle Alpi uno dei miei migliori foraggi per le mandrie. Fra i detriti morenici e su rocce asciutte compare la Gipsofila strisciante, le Primule, la Nigritella dall’intenso profumo di vaniglia, l’Erba livia e la Achillea nana.
In tutta la Val Formazza sono presenti due specie assai ricercate: la Calaminta meglio nota come camomilla e l’Artemisia glaciale, pregiata pianta che serve per produrre il rinomato genepì. Per ultimo in onore della sua fama, la Stella Alpina. Parecchie di queste specie sia per la loro bellezza che per le qualità medicamentose sono state oggetto di vera e propria razzia e giustamente e poste sotto protezione vietandone la raccolta. La Val Formazza riserva una flora assai rigogliosa e particolarmente interessante, tanto che negli ultimi anni ‘70 fu individuata una zona per il insediamento di un ipotetico giardino botanico alpino.
Fauna
Presente in Val Formazza non si discosta molto da quella presente nel territorio Ossolano, e in genere, su tutto l’arco alpino. La farfalla maggiormente conosciuta anche se non tocca quote elevate é la Parnassius Apollo, l’Erebia euryale, la colorata Vanessa cardui, facilmente individuabile anche in alta montagna. Queste specie diurne sono affiancate anche da molte varietà notturne.
Fra gli Anfibi ricordiamo la Salamandra nera e la bellissima Salamandra pezzata, con le caratteristiche macchie gialle, il Tritone alpestre un piccolo anfibio nero di pochi centimetri popola le acque dei laghi.
Fra gli insetti acquatici citiamo solo le Libellule, che trascorrono il periodo dello sviluppo giovanile nell’acqua. Fra le specie ittiche c’è la Trota fario, l’Iridea e la salmonata presenti in quasi tutti i torrenti; prediligono quelli con acque spumeggianti e si spingono sino a notevoli quote, ormai rara seppur presente e la Trota selvatica nera.
Fra i rettili e comune la Lucertola vivipara, presente un po’ dappertutto; seguono i serpenti innocui come il Colubro verde e giallo e la Biscia dal collare. Le vipere prediligono le zone assolate e sassose, non disdegnano però le praterie di alta quota, giungendo anche a 3000 metri. Si registrano le due specie velenose di Aspis e Berus animali molto timidi.
La Pernice bianca è un bell’uccello con il manto variabile d’estate e bruno grigia col ventre bianco, mentre d’inverno è completamente candida. Sulle morene sassose si incontra il Sordone, un passeraceo bruno è grigio. Comunissimo e il Gracchio alpino, completamente nero, è un uccello molto curioso e volteggia volentieri accanto agli alpinisti. Nelle praterie sono presenti il Fringuello alpino e la Rondine di montagna il rapace più famoso per eccellenza e l’Aquila reale: animale maestoso che raggiunge una ragguardevole apertura alare; fra quelli notturni sono presenti l’Allocco, la Civetta, il Gufo comune e lo splendido Gufo reale. I boschi radi sono abitati dai gallinacci come il Francolino di monte la Coturnice, Il gallo Forcello.
I mammiferi sono numerosi ed è piacevole incontrarli nelle escursioni sui monti. Ė presente la Lepre nelle due varietà. La Marmotta e forse l’animale più simpatico: vive in numerose colonie e si ritira in letargo alla fine di settembre. Simile ai topolini e l’Arvicola delle nevi, fra i carnivori si segnala l’Ermellino dalla splendida pelliccia; con simili caratteristiche la Faina e la Donnola, infine il piccolo Ghiro che colonizza baite e fienili. Di dimensioni più cospicue è il Tasso, i boschi sono abitati dal simpatico Scoiattolo animale timido e agile. La Volpe la si trova un po’ dappertutto è un animale notturno ed è facile avvistarla sulle strade della Valle e nei paraggi degli abitati. L’ungulato più diffuso, famoso per la sua agilità, é il Camoscio che vive sulle rocce e in estate raggiunge le vette non innevate.
Nei boschi vive il Capriolo. Lo Stambecco non è presente stabilmente in Formazza se non in singoli individui; negli ultimi anni è comparso anche il Cervo.