Cascata del Toce: aperture 2024
APERTURA
DOMENICA 2 GIUGNO
dalle 10.00 alle 16.00
CHIUSURA
DOMENICA 29 SETTEMBRE
dalle 10.00 alle 16.00
Dal 9 giugno al 22 settembre
DA LUNEDÌ A SABATO:
Dalle 11.30 alle 13.30
DOMENICA:
Dalle 10.00 alle 16.00
Dal 9 al 20 agosto
TUTTI I GIORNI
Dalle 10.00 alle 16.00
Aperture straordinarie
SABATO 22 GIUGNO
dalle 15.00 alle 17.00
SABATO 13 LUGLIO
dalle 9.00 alle 17.00
VENERDÌ 30 AGOSTO
dalle 8.00 alle 10.00
LA CASCATA DEL TOCE (DELLA FRUA)
La Cascata, con il suo salto di 143 m. è la più alta d'Europa; è alimentata dal fiume Toce che si forma nella piana di Riale dalla confluenza dei torrenti Hosand, Gries, Rhoni. La storia della Cascata del Toce e del suo famoso Albergo è da collegare alla storia dell’esplorazione alpinistica romantica e pionieristica iniziata da "De Saussure" nel 1777 e proseguita dal reverendo Coolidge, dallo studioso svizzero Gottlier Studer, da Arthur Cust padre dello scialpinismo e dal milanese Riccardo Gerla definito “l’apostolo dell’Ossola” insieme alla fedele guida di Antronapiana Lorenzo Marani.
La Cascata del Toce fu visitata ed amata da numerosi visitatori illustri come Richard Wagner, Gabriele D'Annunzio, la Regina Margherita, il Re Vittorio Emanuele III, Giosuè Carducci e dall’Abate Antonio Stoppani che hanno lasciato entusiastiche descrizioni di quella che veniva già definita la più bella cascata delle Alpi. Il sentiero che la costeggia, di vera suggestione, è un tratto della via mercantile del Gries che ha unito per secoli Milano e Berna.
Sulla sommità, un fantastico punto d'osservazione è il balconcino in legno proteso sopra il salto d'acqua. La Cascata del Toce, per intuibili esigenze produttive, è visibile nella sua maestosità solo per brevi periodi nel corso dell'anno.
L'ALBERGO
Legata alla storia della Cascata vi è anche quella del suo albergo costruito nel 1863 da un formazzino di nome Giuseppe Zertanna, lungimirante imprenditore che aveva capito per primo il futuro sviluppo di un turismo fino ad allora inesistente. Nel 1926 la Società Alberghi Formazza rilevò la struttura dai vecchi proprietari Zertanna iniziando un’opera di ristrutturazione ed ampliamento e portando l’albergo ad assumere le odierne dimensioni. Si incaricò del progetto l’architetto Piero Portaluppi, progettista anche delle bellissime centrali idroelettriche, che strutturò l'albergo con 120 posti letto, acqua calda e fredda in tutte le camere, riscaldamento centrale e molti altri servizi all’avanguardia per quei tempi, come l’ufficio postale e telegrafico. L’ Albergo passò prima alla Montedison e poi all’Enel: era residenza per i rispettivi dipendenti. Nel 1973 Enel lo cedette a privati che realizzarono miniappartamenti. Questo fu l’atto finale di un glorioso albergo che fece la storia delle nostre Alpi.
Attualmente è ancora aperto ed è ben conservato, ha nelle sue sale e nel locale bar, parti molto interessanti della storia dell’Albergo.
CARATTERISTICHE
La sommità del salto: 1675 mt.
Il piede del salto: 1532 mt.
Altezza del salto: 143 mt.
Reclinamento roccioso: 200 mt.
Fiocco d'acqua all'orlo: 20 mt.
La larghezza alla base: 60 mt.